📱🤖 Il Mobile World Congress conferma il suo impegno per l’IA
🌐✨ L’IA domina un congresso che ha già superato i 100.000 partecipanti e attrae giovani talenti. Xiaomi e Samsung lanciano nuovi smartphone mentre la fascia media guida le novità.
Barcellona è tornata questa settimana a essere il centro nevralgico dell’innovazione con una nuova edizione del Mobile World Congress (MWC). Con 101.000 partecipanti confermati, la città ha vibrato con un evento in cui, oltre ai numeri da record, la protagonista indiscussa è stata l’intelligenza artificiale.
L’IA si è infiltrata in tutti gli ambiti del congresso: dai nuovi dispositivi alle soluzioni software, passando per robot già operativi nei magazzini e dispositivi capaci di prendere decisioni autonome.
Nonostante la spettacolarità di alcune presentazioni, come quella dei Xiaomi 15 Series presso il Centro de Convenciones Internacional de Barcelona, questo Mobile 2025 ha confermato la perdita di attrattiva del salone come palcoscenico per i grandi lanci mondiali. La maggior parte dei produttori ora preferisce presentare in anticipo i propri modelli di punta e riservare la tappa di Barcellona come vetrina di consolidamento. È il caso dello Xiaomi 15 Ultra, già presentato in Cina, ma accolto a Barcellona come la star degli smartphone di fascia alta del congresso.
Con un teleobiettivo da 200 megapixel firmato Leica, uno schermo AMOLED da 6,73 pollici, una batteria da 6.000 mAh e un prezzo iniziale di 1.499 euro, ha conquistato il pubblico. Accanto a lui, il Xiaomi 15, più discreto ma comunque potente, a un prezzo più accessibile di 999 euro.
Ma oltre alla potenza tecnica, entrambi i modelli condividono quella che sembra essere la vera sfida di questo Mobile: l’intelligenza artificiale. Grazie all’integrazione con Google Gemini, offrono funzionalità avanzate per generare testi, riconoscere la voce, modificare foto e controllare applicazioni.
Un’altra grande novità arriva da Samsung, che punta forte sull’integrazione dell’IA nella fascia media. Senza grandi show o eventi di massa, il marchio sudcoreano ha presentato la rinnovata serie Galaxy A, con prezzi tra 299 e 529 euro.
Sotto lo slogan "IA per tutti", Samsung propone funzioni finora riservate ai modelli premium: ricerca visiva con Circle to Search, traduzione istantanea di testi e chiamate, ed eliminazione di oggetti indesiderati dalle foto grazie alla generazione assistita di immagini.
Mentre la fascia media si riempie di IA, altri marchi come Honor spingono oltre, trasformando l’IA in un agente proattivo. Honor AI promette di prenotare ristoranti, comprendere il contesto in cui ti trovi e anticipare le tue esigenze, grazie a collaborazioni con Google e Qualcomm e con un investimento promesso di 10 miliardi di dollari in cinque anni per dare vita a una nuova generazione di assistenti personali autonomi.
Ma se c’è un ambito in cui l’IA si è fatta notare in particolare è quello della robotica. L’arrivo massiccio di robot al Mobile non è una novità, ma la loro maturità sì. Gli umanoidi Digit, creati da Agility Robotics e guidati da Peggy Johnson, lavorano già nei magazzini di aziende come GXO ad Atlanta, dove spostano scatole come qualsiasi altro dipendente.
Questi robot umanoidi non sono più solo una promessa futura: sono già operativi e retribuiti a turno. L’obiettivo è occupare i posti che le persone rifiutano o dove manca la manodopera. Come spiega Johnson, "se vogliamo liberarci di questi lavori, dobbiamo imitare le capacità umane", come salire le scale, muoversi tra corridoi stretti e maneggiare oggetti con precisione.
Anche altre aziende come Unitree Robotics o Robocore mostrano le loro proposte per la robotica di servizio, dai cani meccanici ai robot badanti come Temi, già operativo in migliaia di case di riposo e ospedali. L’efficienza energetica, la riduzione dei costi e l’avvento dell’IA generativa sono stati determinanti per accelerare questa nuova ondata di automi.
Oltre alle novità commerciali, il Mobile è stato anche teatro di importanti dichiarazioni politiche. Il nuovo presidente esecutivo di Telefónica, Marc Murtra, ha chiesto all’Europa di favorire la fusione di grandi operatori per competere con i giganti asiatici e americani. Il suo messaggio, chiaro e con un forte peso strategico, chiede meno frammentazione e più potenza tecnologica continentale.
Parallelamente, il governo spagnolo ha annunciato un investimento di 161 milioni di euro per portare il 5G nei comuni con meno di 10.000 abitanti, rafforzando così la coesione digitale del territorio e combattendo il divario rurale.
Questo Mobile non è stato solo un incontro tra dirigenti del settore tecnologico e leader politici, ma anche un polo di attrazione per migliaia di giovani e startup che hanno animato le conferenze su talento digitale, IA e imprenditorialità. Il futuro dell’industria non passerà solo dai dispositivi più costosi, ma anche dalla diffusione della tecnologia a tutti.
Con oltre 100.000 visitatori e una crescente presenza di progetti emergenti, il congresso di Barcellona conferma la sua ambizione di essere molto più di una vetrina di gadget: vuole essere il luogo in cui si discute il futuro digitale che abbiamo già iniziato a vivere. Peccato che l’Europa partecipi solo come spettatrice e la Catalogna come padrona di casa delle innovazioni nordamericane e asiatiche.
Per completare questo panorama di innovazione, il Mobile ha accolto anche una raffica di presentazioni sorprendenti:
🔹 Xpanceo ha catturato l’attenzione con lenti a contatto intelligenti con realtà aumentata e visione notturna in stile Iron Man.
🔹 Elmo Remote e Nokia hanno mostrato la guida remota di veicoli, pronta a rivoluzionare il noleggio auto a distanza.
🔹 GLocalMe ha sorpreso con un telefono pensato appositamente per gli animali domestici, che consente di localizzarli e comunicare con loro.
🔹 Samsung Display ha mostrato una console portatile pieghevole e prototipi di schermi flessibili.
🔹 Lenovo ha presentato il ThinkBook Flip con schermo OLED flessibile, il portatile ThinkBook 3D senza occhiali, oltre a un concept alimentato a energia solare.