🔍 Jordi Ribas, vicepresidente di Microsoft: "L'IA generativa ha dato inizio all'era dei copiloti"

💡 In un'intervista esclusiva, riflette sull'IA generativa, la regolamentazione europea, il suo rapporto con Mustafa Suleyman e il ruolo di Microsoft nel guidare la trasformazione digitale globale.

Nato a Manresa (Barcellona) 55 anni fa, Jordi Ribas è il catalano e uno degli spagnoli più rilevanti nel campo dell'Intelligenza Artificiale. Vicepresidente di Microsoft e responsabile del motore di ricerca e dell'intelligenza artificiale dell'azienda, guida i team di ingegneria, prodotto e crescita di Bing a livello globale. Il suo team ha lanciato Copilot e porta avanti innovazione e competizione nella ricerca e nell'IA per superare Google. È autore di oltre 50 pubblicazioni tecniche e di ricerca, oltre che di 20 brevetti. Attualmente, risponde direttamente al CEO di Microsoft AI, Mustafa Suleyman, e si interfaccia con il CEO corporativo, Satya Nadella. Suleyman, un acquisto strategico per Microsoft nel settore IA, è il suo diretto superiore e supervisiona i suoi progetti, oltre a quelli di Microsoft AI, che includono Bing, Copilot, Edge, MSN, modelli IA e altri prodotti. Ribas guida Bing e ha lanciato la prima versione di Copilot. Ora che in Microsoft ci sono diversi Copilot, il suo team continua a fornire componenti per Copilot, anche se la sua responsabilità principale rimane Bing.

Lei vive negli Stati Uniti da tre decenni. Ha voglia di tornare a casa o proprio ora la sua carriera è nel momento più interessante?
Sì, sono ormai quasi 35 anni che vivo negli Stati Uniti. Amo tornare nel nostro paese per molti motivi, soprattutto per rivedere i miei amici d'infanzia e dell'università, e uno dei miei team internazionali che si trova a Barcellona, che cerco di visitare ogni volta che posso. Tuttavia, il mio team principale è negli Stati Uniti e la mia famiglia stretta —compresa mia madre— vive con me negli Stati Uniti.

Come vede l'Europa, con tanta regolamentazione sull'IA? Crede che stiamo ostacolando l'innovazione o è una posizione ragionevole?
La regolamentazione sull'IA è molto importante. Come ogni tecnologia, può essere utilizzata per fini positivi o negativi, e la legislazione può ridurre i rischi. Ad esempio, il riconoscimento facciale ha permesso a migliaia di bambini scomparsi di ritrovare i propri genitori, in un progetto che abbiamo sviluppato con un'ONG in Cina, il che è fantastico. Ma questa stessa tecnologia può anche essere utilizzata per sorvegliare la popolazione, ed è importante avere leggi che garantiscano i diritti alla privacy. Oggi in Europa la regolamentazione sull'IA è intensa e richiede costi e sforzi aggiuntivi. L'importante è che sia efficace. L'intenzione è buona, ma le aziende a volte si chiedono se valga la pena lanciare alcuni avanzamenti IA nell'UE. Credo che gli Stati Uniti offrano un miglior equilibrio tra regolamentazione e innovazione in questo momento.

Con il ritorno di Donald Trump, come immagina i prossimi anni negli Stati Uniti per lo sviluppo dell'IA? Crede che ci sarà una deregolamentazione per competere senza scrupoli con la Cina o, al contrario, una visione più conservatrice?
Credo sia difficile prevederlo, poiché ci sono molti fattori che influenzeranno, come ad esempio Elon Musk, che al momento è un consigliere vicino a Donald Trump. Musk ha investito e sviluppato molta tecnologia IA nelle sue aziende e l'anno scorso ha fondato xAI, dove vuole innovare e avanzare rapidamente nell'IA. Spero, in ogni caso, che continui a esserci un buon equilibrio tra regolamentazione e innovazione.

"È difficile prevedere cosa accadrà con Donald Trump e l'IA, poiché ci sono molti fattori che influenzeranno, come Elon Musk, un consigliere vicino al presidente. Musk vuole innovare rapidamente nell'IA. Spero che continui a esserci un buon equilibrio tra regolamentazione e innovazione."

Microsoft ha un centro a Barcellona. Ora che in Spagna e in Catalogna sembra si punti sulla strategia IA, sui chip e sul Barcelona Supercomputing Center, si immagina di lavorare a Barcellona? Sarebbe un passo indietro per lei?
Barcellona è ben posizionata nel settore pubblico e privato con il Supercomputing Center e i poli di ricerca e sviluppo IA come il nostro. Ho iniziato il primo team IA nel nostro hub R&D e ora abbiamo più di 200 ingegneri Microsoft IA. Il loro lavoro è allo stesso livello di quello che facciamo negli Stati Uniti o nei miei team in India e Cina. Al momento, con il mio team composto da migliaia di persone distribuite in tutto il mondo, mi risulta più pratico guidarlo dagli Stati Uniti. D'altra parte, mia moglie è americana e i miei figli vivono a Los Angeles e Chicago. Tuttavia, non lo escludo in futuro. In effetti, mia moglie è innamorata del nostro paese e ha già imparato catalano e spagnolo.

Se fosse consultato dai leader europei, spagnoli e catalani, quali consigli darebbe affinché l'Europa e i suoi paesi non solo non perdano il treno, ma possano competere a livello globale?
Consiglierei di cercare un equilibrio tra regolamentazione e innovazione nell'IA —più simile agli Stati Uniti— e di investire nell'IA a lungo termine. È anche importante attrarre investimenti da aziende straniere come Microsoft, dove spagnoli e catalani possano svolgere attività di ricerca e sviluppo di altissimo livello. Sono sicuro che, in futuro, alcuni di loro creeranno le proprie grandi aziende IA nel nostro paese. Quando Microsoft ha iniziato Microsoft Research in Cina, non esistevano aziende come Alibaba, Baidu o Tencent. E ciò che molti non sanno è che molti dei loro dirigenti sono stati formati in Microsoft Research.

"L'Europa deve cercare un equilibrio tra regolamentazione e innovazione nell'IA, come negli Stati Uniti, e investire a lungo termine. È importante attrarre investimenti stranieri per consentire a spagnoli e catalani di lavorare in progetti di alto livello e, in futuro, creare grandi aziende IA."

Crede che Mistral AI sia un caso isolato o dovrebbe essere più comune? Come valuta la relazione tra Microsoft e Mistral AI? È un esempio da seguire?
Mistral è un esempio da seguire in termini di innovazione. I modelli di IA che hanno sviluppato sono molto competitivi e rappresentano una delle opzioni che offriamo nella nostra piattaforma Microsoft Azure. Usiamo anche Mistral in alcuni componenti di Bing. Quello che non mi è chiaro è quale sarà il loro modello di business se continueranno con l'approccio “open source”, perché gli investimenti necessari per il futuro dell'IA sono enormi.

Com'è la sua relazione con Mustafa Suleyman? E con Satya Nadella?
Mustafa è stato co-fondatore di DeepMind e ha lavorato per alcuni anni in Google. Ora è il mio diretto superiore, nonché leader e CEO di Microsoft IA. Riporta a Satya Nadella, CEO dell'intera corporazione. Lavoro a stretto contatto con entrambi, soprattutto con Mustafa, e la relazione è molto positiva.

Jordi Ribas lo scorso novembre presso il Search Technology Center in India, che fa parte di Microsoft AI.

Se dovesse scegliere cinque nomi rilevanti dell'IA a livello globale, chi includerebbe?
Includerei i padri del Deep Learning per i loro contributi fondamentali all'IA: Geoffrey Hinton, Yoshua Bengio e Yann LeCun. Ricordo ancora quando molti ricercatori IA tradizionali si opponevano ai loro metodi; loro hanno avuto grande convinzione e hanno dimostrato di avere ragione. Hanno ricevuto il Premio Turing nel 2018, l'equivalente del Premio Nobel per l'Informatica, e Hinton ha vinto quest'anno il Premio Nobel per la Fisica. Inoltre, l'IA generativa odierna non avrebbe raggiunto tali livelli senza leader che hanno avuto il coraggio di investire su larga scala. Per questo includerei anche il nostro CEO Satya Nadella, che ha avuto la visione di investire in OpenAI quando molti dubitavano del suo valore. È da lì che è partita la rivoluzione, prima con ChatGPT, poi con Bing Chat e Copilot basati su GPT-4. Altri chatbot e modelli di altre aziende sono arrivati successivamente. Vorrei inoltre citare Andrew Ng e Sam Altman, che stanno dando un contributo eccellente all'IA. Ma per i lettori di questa intervista, metterei in evidenza Oriol Vinyals, un talento straordinario nell'IA, nonché catalano.

Quali profili diventeranno i leader dell'IA nei prossimi anni?
Penso che continueremo a vedere leader con profili sia imprenditoriali che di ricerca. Ci saranno anche figure nel campo dello sviluppo di prodotti avanzati di IA, che è proprio l'ambito in cui cerco di contribuire.

Se mi permette una semplificazione: si considera più tecno-ottimista o altruista tecnologico?
Probabilmente più altruista tecnologico. La mia motivazione, quando mi alzo al mattino, è cercare di migliorare il mondo attraverso prodotti innovativi.

In Catalogna c'è preoccupazione per il futuro della lingua. L'IA è un'opportunità o una minaccia per le lingue minoritarie come il catalano?
Spero che sia un'opportunità. Fin dall'inizio, GPT-4 funzionava già in catalano e, oggi, i chatbot operano in molte lingue e possono tradurre facilmente da una all'altra. Presto potremo parlare in catalano con persone che parlano qualsiasi altra lingua.

"Spero che l'IA sia un'opportunità per le lingue. Fin dall'inizio, GPT-4 funzionava in catalano. Presto potremo parlare in catalano con persone che parlano altre lingue."

Il suo lavoro e quello dei suoi team è stato determinante per posizionare Microsoft nel settore dell'IA. In quale momento o a partire da quale progetto o decisione crede che Microsoft abbia fatto la grande mossa per superare i suoi concorrenti?
Microsoft è stata pioniera nell'IA per molti anni. Negli anni '90, il nostro fondatore Bill Gates disse che "i computer potranno vedere, ascoltare e parlare. Riconosceranno scritti e gesti. Saranno capaci di apprendere e di estrarre informazioni senza l'aiuto di un programmatore. Ci comprenderanno". Fu allora che Bill creò Microsoft Research, dove c'è sempre stato un grande focus sull'IA. La nostra esperienza e conoscenza nel settore sono state determinanti affinché Satya Nadella avesse la visione e il coraggio di investire miliardi di dollari in OpenAI, il che ha dato origine a ChatGPT e alla rivoluzione dell'IA generativa sulla nostra piattaforma Microsoft Azure. Personalmente, ho avuto la fortuna di guidare Bing Chat, che poi abbiamo chiamato Copilot: è stato il primo prodotto di Microsoft a integrare GPT-4. Questo ha segnato l'inizio di ciò che Satya Nadella ha definito l'"era dei Copilot" nella nostra azienda, e da allora altre aziende si sono rese conto dell'importanza dei LLMs e hanno iniziato a investire più massicciamente nell'IA generativa.

Bing e IA sono la sua responsabilità principale. Crede che i motori di ricerca abbiano i giorni contati con l'avvento dei chatbot, o si alimentano a vicenda?
I motori di ricerca stanno evolvendo rapidamente. Come dicevo, siamo stati i primi a integrare un chatbot in Bing a febbraio 2023, che inizialmente abbiamo chiamato Bing Chat e poi Copilot. Ci siamo resi conto che, con GPT-4, i motori di ricerca potevano comprendere ricerche molto più naturali e complesse, fornendo risposte più complete senza costringere l'utente a visitare molteplici link. È stato allora che l'industria e i media hanno capito che i motori di ricerca stavano cambiando profondamente. Ad esempio, il Wall Street Journal pubblicò l'articolo "I Tried Microsoft’s New AI-Powered Bing. Search Will Never Be the Same." Questa tendenza continuerà.

Quello che forse molte persone non sanno è che i nuovi motori di ricerca hanno ancora bisogno di quelli tradizionali. Per esempio, ChatGPT Search e i chatbot di Meta AI utilizzano Bing in un processo chiamato RAG (Retrieval Augmented Generation), dove combinano i risultati di Bing con LLMs come GPT e Llama per produrre risposte. Senza una base di motore di ricerca tradizionale, gli LLMs non sono aggiornati. Infatti, la rivoluzione dell'IA generativa e degli LLMs rende i motori di ricerca tradizionali ancora più importanti.

Il futuro della pubblicità nella ricerca sarà diverso, nei motori tradizionali e nei chatbot?
Abbiamo già integrato alcuni annunci dei motori di ricerca nei nostri chatbot, ma riteniamo che anche la pubblicità evolverà e cambierà. Ad esempio, sarà logico e naturale che i marchi abbiano i loro propri chatbot.

La crescita di Bing negli Stati Uniti può continuare? Da cosa dipenderà? E in Europa?
Negli Stati Uniti, Bing e i motori di ricerca basati su Bing, come DuckDuckGo, Yahoo e, più recentemente, ChatGPT Search, generano già quasi il 30% delle ricerche su PC, secondo il panel indipendente comScore. Quando ho iniziato, la nostra quota di mercato era solo dell'8%. Abbiamo quindi registrato una crescita significativa, anche se c'è ancora molto da fare, soprattutto nel settore mobile. Bing continua a crescere anche in Europa, sempre su PC.

"Negli Stati Uniti, Bing e i motori basati su Bing generano quasi il 30% delle ricerche su PC. Quando ho iniziato, eravamo solo all'8%. Abbiamo ancora molto da fare, soprattutto nel mobile."

Per chiarire: la grande scommessa è su Copilot prima di Bing? È compatibile con l'alleanza con OpenAI e ChatGPT? C'è confusione o ridondanza?
Bing e Copilot sono due modi complementari di cercare informazioni sul web. Se si tratta di una ricerca diretta, come "El Punt Avui", la ricerca tradizionale di Bing è più rapida e pratica. Se invece si tratta di una ricerca più complessa che richiede maggiore approfondimento o interazione, come "Voglio un itinerario per visitare New York in 5 giorni con la mia famiglia e due bambini sotto i 10 anni", è meglio utilizzare Copilot. Per questo motivo abbiamo integrato Copilot in Bing da febbraio dello scorso anno.

Per quanto riguarda OpenAI, la nostra alleanza è molto positiva per entrambe le aziende. ChatGPT è un cliente della nostra piattaforma Azure, e i modelli LLM di OpenAI sono disponibili su Azure per tutte le aziende che vogliono utilizzare la nostra cloud. In questo modo, democratizziamo l'accesso ai modelli IA più avanzati. Ad esempio, ChatGPT Plus utilizza Bing come fonte per i risultati sul web. D'altra parte, Microsoft e OpenAI competono su alcuni prodotti. La collaborazione e la competizione tra aziende sono molto comuni oggi, ed è ciò che in inglese chiamiamo "coopetition".

Su quali sviluppi, novità o lanci sta lavorando attualmente?
Anche se in Microsoft non parliamo dei progetti non ancora annunciati, posso dire che continuiamo a innovare in tutti i campi dell'IA. Un'area interessante, su cui stanno lavorando molte aziende, è quella degli agenti IA, una versione di chatbot che agiscono costantemente e potrebbero migliorare molti processi.

I grandi media evidenziano spesso notizie negative sull'IA, e la percezione maggioritaria nella società è di timore verso questa tecnologia. Cosa direbbe alle persone per tranquillizzarle o ispirare fiducia nel futuro?
L'IA è con noi da decenni e, come ogni tecnologia, pur avendo rischi, offre benefici immensi per la società. Siamo in un momento entusiasmante. L'IA sta già trasformando tutti i settori, dall'ingegneria alla medicina, dall'educazione all'industria, e ora, con l'IA generativa, questa trasformazione sarà ancora più profonda. In Microsoft lavoriamo insieme ad altre aziende, università e governi per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi. Sono ottimista riguardo al futuro dell'IA.

"L'IA sta già trasformando settori come ingegneria, medicina, educazione e industria. Con l'IA generativa, questa trasformazione sarà ancora più profonda. Sono ottimista sul futuro."

La sua posizione è privilegiata per dirci se siamo più vicini all'AGI o al possibile scoppio della "bolla dell'IA", come ha recentemente avvertito la BCE.
Ci sono molte opinioni su quando arriverà l'AGI (Intelligenza Artificiale Generale). Alcuni discutono persino sulla sua definizione, ma spesso si tratta di dibattiti quasi filosofici. Io preferisco essere pratico e concentrarmi sullo sviluppo di prodotti utili con l'IA. Nonostante gli avanzamenti che stiamo vedendo, credo che ci sia ancora molto lavoro da fare, e al momento non vedo alcun prodotto che si avvicini alla definizione tradizionale di AGI.

Per quanto riguarda la possibilità di una "bolla" dell'IA, a lungo termine non credo che ci sarà. Tuttavia, tutto è relativo. Ricordo quando, alla fine degli anni '90, si parlava della "bolla di Internet". È vero che alcune aziende erano sopravvalutate allora, ma se guardiamo dove siamo oggi, circa 25 anni dopo, vediamo che c'è stata una crescita enorme dell'industria grazie a Internet, con un impatto profondo sulla società. Sono convinto che lo stesso accadrà con l'IA.

Nonostante la robustezza e l'efficacia degli strumenti di Microsoft, mediaticamente sembra che OpenAI guidi l'IA con ChatGPT. Cosa manca a Microsoft per "portare a casa il risultato"? Qual è la strategia?
ChatGPT ha avuto un grande vantaggio essendo il primo strumento di questo tipo lanciato sul mercato. Sebbene sia vero che competiamo con ChatGPT attraverso Copilot, come ho già detto, siamo il principale investitore e un grande collaboratore di OpenAI. Se ChatGPT e Copilot continueranno a crescere entrambi come finora, Microsoft ne trarrà vantaggio.

"ChatGPT ha avuto il vantaggio di essere il primo strumento di questo tipo. Siamo il principale investitore di OpenAI. Se ChatGPT e Copilot continuano a crescere, Microsoft ne trarrà beneficio."

Il grande pubblico ha scoperto l'IA generativa, e ogni giorno emergono novità appassionanti nella generazione di immagini, video e audio. La multimodalità è il grande passo avanti del 2024 per l'utente comune. Ma Microsoft offre soluzioni per aziende e organizzazioni con IA che non sono altrettanto conosciute. Può spiegare cosa significa Copilot e quali progressi stanno facendo i team che lei guida per le imprese?
Microsoft è principalmente un'azienda B2B, e circa il 90% dei nostri ricavi proviene dalle imprese. La nostra missione è "empower every person and every organization on the planet to achieve more", che essenzialmente significa che cresciamo come azienda solo quando aiutiamo le altre a crescere. Per questo motivo, abbiamo un Copilot specifico per le aziende che utilizzano i nostri servizi, chiamato Microsoft 365 Copilot, che può essere adattato a ogni azienda. Abbiamo anche una piattaforma su Azure che consente a ogni organizzazione di sviluppare i propri Copilot. Fa tutto parte della nostra strategia di democratizzare l'IA.

Jordi Ribas lo scorso novembre presso il Search Technology Center in India, che fa parte di Microsoft AI.

Le preoccupa il consumo energetico necessario per continuare a sviluppare l'IA? Sarà sostenibile dal punto di vista ambientale?
Dal nostro punto di vista, il consumo energetico sarà sostenibile. Microsoft è un'azienda fortemente orientata alla sostenibilità ambientale e continuiamo a sviluppare tecnologie per migliorarla, grazie anche alle iniziative di "AI for Good". Inoltre, quattro anni fa, Microsoft si è impegnata a diventare negativa in termini di carbonio, positiva per quanto riguarda l'acqua, zero rifiuti e a proteggere più terre di quante ne utilizzi entro il 2030. La scorsa settimana, ad esempio, abbiamo annunciato un nuovo design per i nostri data center, chiamato "zero-water data center", che ricicla tutta l'acqua senza sprecarla.

Le preoccupa la carenza di dati per addestrare i modelli di IA? Internet sarà sempre necessario o diventerà meno rilevante man mano che si progredisce?
Ad un certo punto, raggiungeremo un limite con i dati. Tuttavia, vediamo ancora un margine significativo, e c'è molta ricerca sull'utilizzo di dati generati dagli stessi modelli LLM, che stanno dimostrando miglioramenti significativi.

"Ad un certo punto raggiungeremo un limite con i dati. Tuttavia, c'è ancora molta strada da fare, e i dati generati dagli LLM stanno dimostrando miglioramenti significativi."

Come influirà l'IA sul mercato del lavoro? Quali professioni hanno un futuro?
Ci saranno lavori che andranno persi, soprattutto quelli monotoni che un'IA può svolgere. Questo è inevitabile, come si è visto nella storia ogni volta che emergono tecnologie dirompenti. Tuttavia, al momento, ciò che stiamo osservando è un miglioramento della produttività in tutti i settori, il che storicamente ha generato più e migliori posti di lavoro.

L'idea di un reddito di base universale è ragionevole man mano che l'IA prende piede?
Forse questa è una domanda più adatta agli economisti.

La personalizzazione è necessaria per continuare a catturare utenti di IA o spaventa più di quanto attragga?
In alcune applicazioni, la personalizzazione offre vantaggi agli utenti, anche se non credo sia sempre necessaria. Attualmente, la personalizzazione dei chatbot è piuttosto limitata, e mi aspetto che in futuro i migliori prodotti offrano configurazioni che consentano agli utenti di decidere il livello di personalizzazione desiderato.

Il recente dibattito su X (Twitter) e la disinformazione attribuita all'IA è temporaneo? Come immagina Internet e i social media del futuro?
La disinformazione è sempre esistita, ma ci sono modi per ridurla. Fenomeni come i deepfake mi preoccupano, poiché sembrano reali e possono essere creati molto facilmente con l'IA generativa. È importante disporre di tecnologie di provenienza per sapere se un contenuto è stato creato da un'IA. Ad esempio, nella nostra strumento Bing Image Creation, abbiamo implementato lo standard di provenienza e altre tecnologie per determinare se un contenuto è reale o creato dalla nostra IA. In generale, è necessaria anche una legislazione affinché i prodotti adottino l'IA in modo responsabile.

Crede che il termine "Intelligenza Artificiale" sia appropriato? In Catalogna, Antoni Esteve difende il concetto di "Intelligenza Umana Aumentata". Come le suona?
Mi piace il concetto di Antoni Esteve. Il termine "IA" è associato troppo spesso a film di fantascienza, il che può confondere e spaventare le persone. In definitiva, i prodotti basati sull'IA sono solo strumenti sotto il nostro controllo per migliorare la produttività e aiutare a potenziare l'intelligenza umana.

Grazie per il suo tempo, che è molto prezioso.
Grazie a lei. È stato un piacere condividere queste riflessioni.