🚀🤖 L’IA accelera: OpenAI, Google, Meta e la Cina scatenano una nuova ondata di innovazioni
🎨 ChatGPT ora crea immagini realistiche e Google lancia la ricerca con IA in Spagna 📲 Meta arriva con il suo assistente su WhatsApp e Manus, l’IA cinese, sfida OpenAI
Il ritmo dell’innovazione in intelligenza artificiale non si ferma. Questa settimana, cinque grandi notizie hanno scosso nuovamente il settore e mostrato che la battaglia per dominare il futuro digitale si intensifica. OpenAI, Google, Meta e la startup cinese Monica hanno annunciato progressi significativi in ambiti come l’immagine, la voce, la ricerca, le interfacce conversazionali e i modelli di ragionamento. L’accelerazione tecnologica è evidente.
OpenAI ha introdotto martedì una delle funzionalità più attese nel suo prodotto di punta: la generazione di immagini realistiche con GPT-4o direttamente in ChatGPT. Fino ad ora, questa funzione dipendeva da DALL·E, ma ora è integrata nell’esperienza conversazionale, migliorandone la coerenza e la precisione. Le immagini iperrealistiche competono direttamente con Grok 3 di Elon Musk.
Questo nuovo sistema di ChatGPT può rappresentare fino a 20 oggetti diversi, mantenendo corrette relazioni tra colori, forme e attributi. Migliora notevolmente anche la capacità di generare testo all’interno delle immagini, un aspetto ancora problematico per i generatori visivi. Gli utenti possono perfezionare le immagini tramite più iterazioni conversazionali, e l’approccio autoregressivo (creare l’immagine passo dopo passo) offre un risultato più preciso e controllato. OpenAI afferma che tutte le immagini includono metadati C2PA per garantirne la tracciabilità ed evitare usi impropri. Disponibile per gli utenti ChatGPT Plus, Pro e Team, e in modo limitato anche per quelli gratuiti.
Google: nuova ricerca con IA e Gemini 2.5
Il gigante di Mountain View ha appena lanciato in Spagna le cosiddette “Viste con IA” nel suo motore di ricerca. Questa nuova funzione, già attiva negli Stati Uniti e in diversi Paesi dell’Unione Europea, offre un riepilogo generato con IA nella parte superiore dei risultati di ricerca, quando viene posta una domanda complessa. Le risposte sono sintetizzate da fonti affidabili e ogni frammento contiene un link al sito originale.
Questa nuova esperienza viene implementata progressivamente ed è riservata agli utenti maggiori di 18 anni con accesso effettuato. Anche se alcuni editori web hanno espresso preoccupazione per la perdita di visibilità, Google sostiene che la funzione migliora la qualità del traffico e facilita l’accesso a informazioni rilevanti.
Parallelamente, Google ha anche presentato nei giorni scorsi Gemini 2.5 Pro, la sua IA più avanzata fino ad oggi. Questo modello, già disponibile per gli abbonati a Gemini Advanced, supera nettamente GPT-4.5 e o3-mini in diversi benchmark, come l’Humanity’s Last Exam o test di matematica e scienze.
Gemini 2.5 Pro può gestire testi fino a un milione di token (circa 750.000 parole) ed è progettato per compiti multimodali come l’analisi dei dati, la comprensione del codice e la risoluzione di problemi complessi con immagini, audio e video. Google prevede di estendere presto questo contesto fino a due milioni di token.
Meta: l’assistente IA parla ora anche spagnolo
Anche Meta si è unita alle novità di questa settimana con il lancio di Meta AI in Spagna. Dopo un lungo ritardo per motivi regolatori, l’assistente IA dell’azienda di Mark Zuckerberg è ora disponibile su WhatsApp, Messenger, Instagram e Facebook.
L’assistente, riconoscibile da un cerchio blu all’interno delle app, consente di effettuare ricerche, ottenere informazioni dal web e generare contenuti senza uscire dalle applicazioni. Tra le sue funzionalità spicca la possibilità di interagire nei gruppi WhatsApp tramite @MetaAI e accedere a risposte contestualizzate, suggerimenti di contenuto o tendenze personalizzate.
Meta AI è disponibile in sei lingue europee (non ancora in catalano) e in oltre 60 Paesi. È stato utilizzato da oltre 700 milioni di persone dal suo lancio negli Stati Uniti. Meta prevede di integrare nuove funzionalità creative e miglioramenti nella personalizzazione nei prossimi mesi.
Manus: l’IA cinese che oscura OpenAI
Dalla Cina arriva un’altra sorpresa che ha scosso la comunità tecnologica. La startup Monica ha presentato Manus, un agente di intelligenza artificiale generale che promette di eseguire compiti complessi in modo autonomo e con un’efficienza che, secondo i suoi test interni, supera Deep Research di OpenAI.
Manus è in grado di programmare, analizzare finanze, pianificare viaggi e persino effettuare acquisti immobiliari senza supervisione umana. I suoi creatori affermano che “pensa e agisce”, connettendo idee e azioni. L’agente è diventato virale in Cina, anche se è disponibile solo su invito. Alcuni codici di accesso sono stati venduti a più di 12.000 euro.
Tuttavia, Manus solleva anche dei dubbi. Diversi esperti segnalano che commette ancora errori nei processi lunghi e complessi, e c’è preoccupazione per la mancanza di trasparenza e la possibile collaborazione con le autorità cinesi per la raccolta di dati.
Nonostante le critiche, Manus rappresenta una nuova generazione di agenti IA che aspirano a una vera autonomia. La sua crescita ricorda quella di DeepSeek di pochi mesi fa, e ha messo in allerta OpenAI e altri grandi attori occidentali.
In meno di una settimana, cinque importanti innovazioni hanno ridefinito il panorama dell’intelligenza artificiale. Dalle immagini realistiche di GPT-4o alle ricerche intelligenti di Google, passando per l’assistente di Meta e l’agente autonomo cinese Manus, tutto indica che il 2025 sarà segnato da accelerazione, convergenza dei formati e una corsa a offrire di più a costi inferiori. L’utente è il grande vincitore.
L’IA non è più una promessa futura. È una realtà in piena espansione, e gli strumenti che oggi vengono lanciati sul mercato possono cambiare radicalmente il nostro modo di lavorare, imparare, comunicare e consumare contenuti.
La rivoluzione si sta scrivendo in tempo reale.