🤝💼 Tutti vogliono essere amici di Trump, Altman è il più veloce e Musk è geloso 😤
🚀💰 L'annuncio di Stargate e i suoi 500 miliardi di dollari: il grande inizio del piano di Trump per l'IA, l'avvicinamento di Altman e l'impatto sugli altri giganti tecnologici 🌐🤖
Questa settimana ci sono moltissime novità, ma vale la pena approfondire e collegare quanto accaduto al di là di ciò che è stato pubblicato e detto nei media tradizionali. Gli eventi recenti sono estremamente significativi e spiegano perfettamente il momento che stiamo vivendo, più affascinante che mai.
Ora sembra che tutti vogliano essere amici di Donald Trump, rompere con il proprio passato democratico e far parte della nuova era: un'era chiaramente tecnopolitica in cui l'intelligenza artificiale e la presidenza degli Stati Uniti si intrecciano, scuotendo l'intero mondo.
Ciò che colpisce di più è che è stato proprio un presidente come Trump a comprendere e sfruttare il potere trasformativo dell'IA e della tecnologia. Forse per un vantaggio elettorale, forse per un interesse economico o forse grazie a un mix curioso di intuizione e audacia che lo rende un leader coraggioso, controverso e di successo. Il suo ritorno alla Casa Bianca ha provocato un terremoto nella Silicon Valley, con scosse di assestamento in Texas e a Washington.
Una foto inaspettata
Chi avrebbe mai pensato che questa sarebbe stata l'immagine da ricordare, e non una foto di Trump con Musk? Stargate è un progetto estremamente ambizioso che Trump ha saputo abbracciare con abilità fin dal primo giorno della sua presidenza, inviando un messaggio chiaro agli altri magnati e leader tecnologici, così come al resto del mondo, in particolare alla Cina e a un'Europa introspettiva, come dimostrano le conferenze di Davos.
Trump ha inoltre combinato l'inclusione di Musk nella sua amministrazione con la foto con Altman, ma soprattutto con decisioni governative iniziali che si scontrano con gli interessi del magnate per quanto riguarda Tesla e le auto elettriche. Sarà cruciale osservare attentamente la tensione e la relazione tra Trump e Musk, al di là della narrazione ormai stanca e caricaturale che sfrutta ogni tweet o gesto inappropriato — come il saluto nazista durante l'insediamento del presidente — per ridicolizzare o suscitare scandalo.
Mentre alcuni si concentrano sul saluto nazista o sulla moratoria al ban di TikTok negli Stati Uniti, sembrano dimenticare Stargate. Sembrano ignorare anche che durante l'insediamento erano presenti tutti i CEO e i proprietari delle grandi aziende tecnologiche, tranne Bill Gates, Satya Nadella (Microsoft) e Jensen Huang (Nvidia).
Altman si muove rapidamente, gli altri lo seguono
Altman non ha perso tempo, elogiando apertamente Trump nel suo discorso nello Studio Ovale e con tweet, incluso uno pubblicato giovedì. Mark Zuckerberg e Jeff Bezos non impiegheranno molto a seguire il suo esempio e a imitare la sua audacia. Le recenti mosse di Meta — l'eliminazione dei verificatori di fatti su Facebook, Instagram e Threads negli Stati Uniti, i tagli all'interno dell'azienda, i commenti senza filtri di Zuckerberg nel podcast di Joe Rogan, l'eliminazione delle politiche di uguaglianza e le critiche verso tutto ciò che odora di "woke" — impallidiscono rispetto all'efficienza, rapidità e strategia di Altman con Stargate e Trump.
Per quanto riguarda Jeff Bezos, va sottolineato che ha anticipato i tempi censurando l'editoriale del suo quotidiano, The Washington Post, in favore della candidata democratica Kamala Harris in una fase della campagna che già lasciava intravedere una vittoria probabile per il repubblicano. Ora è pronto a sfidare il suo staff per ridefinire la direzione del quotidiano nell'era Trump 2.0, che è già iniziata. Tuttavia, paradossalmente, il proprietario di Amazon ha meno influenza rispetto ai suoi colleghi "tecnomiliardari" (per dirla con Pedro Sánchez) sul piano editoriale, nonostante possieda un mezzo tradizionale come The Washington Post. Nel frattempo, Musk con X, Zuckerberg con Facebook e Instagram, Sundar Pichai — che era presente all'insediamento — con Google, e persino Sam Altman con ChatGPT (sempre più editoriale grazie alla sua integrazione con Bing di Microsoft), o Tim Cook, CEO di Apple, che non ha mancato l'occasione, sembrano esercitare un'influenza maggiore.
È una metafora perfetta del momento che viviamo: constatare che il magnate di Amazon avrà più problemi e meno influenza sotto Trump pur possedendo The Washington Post rispetto ai suoi colleghi che controllano social network o motori di ricerca.
Europa, IA e paralisi regolatoria
Gli ultimi giorni sono stati fondamentali — e scusate se questa newsletter è più lunga del solito — ma gli eventi accaduti di recente non sono di poco conto. I super-agenti di IA si avvicinano. La Cina sta conducendo una vera battaglia per il codice aperto, e i suoi strumenti stanno diventando sempre più utili in Occidente. Nel frattempo, Pedro Sánchez si reca a Davos per affrontare, come un cowboy solitario, i "tecnomiliardari" o, per usare le parole di Biden, gli "oligarchi tecnologici".
Il momento è estremamente complesso per qualsiasi progressista europeo, perché analizzare questi sviluppi attraverso le classiche dicotomie politiche destra-sinistra, bene-male, è incompatibile con le regole e la logica tecnologica e geopolitica globale attuale. La tecnologia sta imponendo nuove regole, e la geostrategia viene scossa con un'energia mai vista prima.
Andare a Davos per citare Peter Thiel — che ha affermato che libertà e democrazia sono incompatibili — come una semplificazione di ciò che questa affermazione rappresenta negli Stati Uniti, in Europa o in Cina, mentre in Europa e in Spagna siamo noti per un eccesso di regolamentazione che neanche Mario Draghi approverebbe… cosa posso dire?
Aggiungiamo a tutto ciò la presentazione di un modello nazionale di IA, ALIA, costoso, tardivo e meno performante rispetto ai modelli di Meta del 2023, e… cosa posso dire?
La prossima settimana, ancora di più e ancora meglio. ✨ Non dimenticare di condividere questa newsletter e di raccomandarla ai tuoi contatti e amici. 📩 Ora più che mai, l'IA e la tecnologia sono essenziali. 🤖🚀